Il mio spazio qui vuole essere senza pretese, un angolo di mondo virtuale dove chi vuole possa lasciare istruzioni sull'uso di questa , grande , meravigliosa e stranissima cosa che è la vita ....il titolo e l'idea mi sono stati ispirati da una carissima amica ...

sabato 4 ottobre 2008

Epitaph (la confusione sarà il mio epitaffio )

Era il 1969 quando uscì At Court of the Crimson King ...avevo 8 anni e non me ne accorsi :-).
Quell'Lp negli anni a seguire lo consumai .... per il continuo ascolto.
Robert Fripp - chitarra
Greg Lake - basso, voce
Ian McDonald - fiati, tastiere
Michael Giles - batteria
Questi erano i King Crimson un gruppo rivoluzionario e unico ...

Da quell'album Epitaph - (che in parte somiglia ad "Applausi" deii Camaleonti )una sinfonia unica e struggente per un gruppo unico.

Epitaph ( 1969 )

The wall on which the prophets wrote
Is cracking at the seams.
Upon the instruments of death
The sunlight brightly gleams.
When every man is torn apart
With nightmares and with dreams,
Will no one lay the laurel wreath
As silence drowns the screams.

Between the iron gates of fate,
The seeds of time were sown,
And watered by the deeds of those
Who know and who are known;
Knowledge is a deadly friend
When no one sets the rules.
The fate of all mankind I see
Is in the hands of fools.

Confusion will be my epitaph.
As I crawl a cracked and broken path
If we make it we can all sit back
And laugh.
But I fear tomorrow Ill be crying,
Yes I fear tomorrow Ill be crying


Epitaffio

Il muro su cui scrissero i profeti
si sta sgretolando
sotto i colpi degli strumenti di morte
La luce del sole splende intensamente
quando ogni uomo è fatto a pezzi
da incubi e sogni
Nessuno poserà la corona d'alloro
mentre il silenzio sommerge le urla

La confusione sarà il mio epitaffio
Mentre striscio per un sentiero arido e sconnesso
Se ce la facciamo possiamo metterci comodi
E ridere
Ma ho paura che domani starò piangendo
Si, ho paura che domani starò piangendo

Tra i cancelli di ferro del destino
sono stati seminati i semi del tempo
e annaffiati dalle gesta di coloro
Che sanno e che sono noti
La conoscenza è un amico mortale
Quando nessuno fa le regole
Il destino di tutta l'umanità vedo che
E' nelle mani degli stupidi

La confusione sarà il mio epitaffio
Mentre striscio per un sentiero arido e sconnesso
Se ce la facciamo possiamo metterci comodi
E ridere
Ma ho paura che domani starò piangendo
Si, ho paura che domani starò piangendo

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