Il mio spazio qui vuole essere senza pretese, un angolo di mondo virtuale dove chi vuole possa lasciare istruzioni sull'uso di questa , grande , meravigliosa e stranissima cosa che è la vita ....il titolo e l'idea mi sono stati ispirati da una carissima amica ...

sabato 5 luglio 2008

Sardegna 2008 VI

Stamattina non ho avuto il tempo di pubblicare il resoconto della giornata di ieri venerdì 4 luglio in barca , così lo faccio stasera.
Io e mia figlia Irene lo scorso anno eravamo già usciti per la stessa escursione e quest’anno abbiamo deciso di ripeterla .
La motonave non è grande , il capitano ,Sergio è un tipo tosto , conosce il suo lavoro , ma è onesto , corretto e soprattutto non si comporta da “ fotti turista professionista “.Siamo 25 persone e sulla barca siamo molto comodi , non ammassati . Il capitano fa anche da cicerone unendo arguzia ad ironia , competenza a goliardia .Usciamo dal porto di Arbatax e la costa dell’Ogliastra inizia a dare spettacolo ….alte scogliere a strapiombo sul mare si estendono a perdita d’occhio ... praticamente risaliamo l’Isola direzione Golfo di Orosei dove si trovano le famose e inflazionate Cala Gonone , che il nostro capitano chiama con una punta di sarcasmo Cala Gommone , e Cala Luna …. Ci promette che vedremo cale altrettanto se non più spettacolari e noi che già ci siamo stati sappiamo che non mente.
La giornata è splendida …non una nuvola , il mare piatto e sulla barca si respira un’aria fresca salmastra che penetra nei polmoni …le macchine fotografiche e le telecamere dei nostri compagni di navigazione cominciano a lavorare di brutto….noi no …sappiamo che dobbiamo essere parsimoniosi con gli scatti …lo scorso anno esaurimmo una memory Card da 1 giga nella sola andata…perciò pochi scatti e mirati ..
La costa presenta faraglioni , pareti a picco sul mare , che mi ricordano le amate scogliere irlandesi , grotte e insenature …i colori sono indescrivibili.
Giungiamo alla prima cala , Cala Goloritzè , raggiungibile anche da terra , da Baunei , con due ore ti trekking , adiacente c’è la Spiaggia degli innamorati , più avanti dove veniamo portati a terra con un gommone , Spiaggia dei Gabbiani . Sono le 10 del mattino … la spiaggia è di sassi bianchissimi , il mare….beh …non ci sono parole …nemmeno le foto o un video possono rendere efficacemente ciò che i miei occhi , il mio cuore e la mia anima provano … ciò che più mi emoziona poi è sentire che le stesse sensazioni le prova mia figlia….
Sulla spiaggia non c’è nessuno , siamo i primi , Sergio in questo è un mago , lo scorso anno non fece le stesse tappe e sempre ci trovammo in pochi sulle spiagge visitate, facciamo il bagno …ovvio … più che un bagno è una fusione con la natura …stiamo un’ora …poi ci prelevano e mentre noi ce ne andiamo la spiaggia comincia ad affollarsi … destinazione Spiaggia degli Innamorati … c’è un po’ più gente ma c’è anche la possibilità nuotando per un centinaio di metri accanto a grotte semi-immerse di andare in una vicina caletta deserta …
Lo propongo a mia figlia … ho un po’ di timore , sa nuotare , ma cento metri a nuoto sono tanti anche per me , figuriamoci per una bambina di dodici anni. Ovviamente lei è entusiasta lasciamo l’ombrellone e ci immergiamo …le grotte sono uno spettacolo !!!!!!! se non la fermassi Irene andrebbe fin sotto la scogliera…glielo vieto …le affianchiamo nuotando … io le sto dietro. A metà percorso comincia a dare segni di stanchezza … mi cerca … è un po’ in affanno …ma più per la paura di essere lasciata sola …la mia voce la conforta e le ridà forza …ancora qualche bracciata ed eccoci ammarare sulla caletta deserta …. Sopra di noi un muro di roccia e pietre di 230 metri …. Ne è valsa la pena … Ci riposiamo … c’è un giovane pisano con noi sulla barca che ci ha seguito nell’avventura , un ragazzotto grande e grosso , simpatico …facciamo quattro chiacchere immersi nella splendida caletta mentre Irene si riposa sulla spiaggia di sabbia bianchissima.
Iniziamo il percorso a ritroso e Irene , confortata di saperci in due a tutelarla , non da segni di cedimento stavolta … anzi davanti a me si rinfila nella grotta , l’ultima e stavolta arriva fino in fondo …
Torniamo all’ombrellone giusto in tempo per prendere le nostre cose e tornare sempre con il gommone sulla barca ,che nel frattempo ha ormeggiato in un insenatura , all’ombra , per il pranzo….
Al nostro arrivo alcuni di noi , il gommone fa due viaggi e noi abbiamo preso il secondo , stanno facendo il bagno … noto con sorpresa che ai piedi della montagna che entra a picco nel mare nell’angolo chiuso dove è ormeggiata la barca , vi è una grotta ... da lì escono quei nostri compagni d’escursione che stanno facendo il bagno. Sulla barca si stanno preparando per il pranzo… molti già stanno a tavola… ma la tentazione è forte … mi tuffo … dopo aver impedito a Irene di fare la stessa cosa , non so com’è la grotta e non voglio trovarmi in difficoltà con al buio con lei. Le dico di scattarmi qualche foto mentre entro … ma per ripicca imbronciata mi dice di no ! A metà della grotta , circa 20 metri di lunghezza , trovo il ragazzo pisano , ha una torcia elettrica datagli dal capitano, si offre di accompagnarmi sino in fondo….il soffitto si abbassa… però comincio a toccare… un vento caldo e umido mi riempie i polmoni togliendomi per un attimo il respiro. Siamo in fondo … è buio… la luce della torcia illumina la fine della grotta… è bellissimo…. Torniamo indietro , il colore dell’acqua è di un turchese brillante , la luce dell’uscita riflette splendidi colori …siamo fuori e Irene immortala la mia uscita con una foto.
Salgo e mi metto a tavola . Il clima è allegro , come solo una tavola imbandita può creare …arriva la pasta , allo scoglio ovviamente .Buonissima , poi fritto di gamberi e pesci vari… ci si lecca le dita.
A tavola è rappresentata tutta l’Italia : siciliani , piemontesi , campani , milanesi , oltre a dei belgi e due inglesi.Caffè e Filu Ferro completano e chiudono il pranzo.
L’escursione ora prevede la visita alla Grotta del Fico , ma è facoltativa , noi l’abbiamo già vista lo scorso anno , consigliamo ai titubanti la visita. Per chi non và è previsto il “deposito” presso un’altra spiaggia : Cala Mariolu. Andiamo lì … troviamo il nostro angolino… dopo un oretta però il sole si nasconde dietro le alte scogliere alle nostre spalle e così ci appostiamo sopra un alto scoglio che dovrebbe garantirci ancora un pò di sole.
Saliamo e distendiamo i teli da spiaggia ,la mia attenzione è attratta dalla possibilità di tuffarmi dallo scoglio …. Ci penso un po’ e poi mi butto . Da anni non mi tuffavo da così in alto , dai tempi delle cave al mio paesello.Splendido farlo in cotanto mare!
Ovviamente vuole provarci anche mia figlia…. All’inizio le dico di no …ma poi dopo un secondo tuffo , verificata la non pericolosità del fondale , le dico di buttarsi.
Saranno tre metri-tre metri e mezzo dal pelo dell’acqua … si butta … tutto ok.
Il gommone per il ritorno alla barca ci sorprende mentre ancora ci stiamo tuffando.
Raccattiamo le cose alla rinfusa e una volta sulla barca ci distendiamo a poppa a prendere il sole per far asciugare i costumi da bagno .
Il rientro fila via tranquillo ….le scogliere sono all’ombra , il sole non le illumina più ….ma quando insenature o anfratti lo permettono lo spettacolo di luci e colori è mozzafiato ….
Alle 18.30 attracchiamo al molo di Arbatax …saliamo sull’auto trasformata in un altoforno e raggiungiamo la nostra casa , stanchi ma appagati e felici di aver trascorso una giornata stupenda.
Aiò….

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