Il mio spazio qui vuole essere senza pretese, un angolo di mondo virtuale dove chi vuole possa lasciare istruzioni sull'uso di questa , grande , meravigliosa e stranissima cosa che è la vita ....il titolo e l'idea mi sono stati ispirati da una carissima amica ...

martedì 15 luglio 2008

Sardegna 2008 il ritorno a casa

Il rientro è stato piuttosto "movimentato" ..... fuori dal porto di Olbia il mare si ingrossa e il traghetto comincia il ballo del quà quà...Io al ristorante mi gusto spaghetti alle vongole e oratina alla griglia non immaginando che l'oratina di lì a poco avrebbe nuotato nuovamente , ma nel mio stomaco e le vongole si sarebbero allegramente accampate nel mio intestino tenue....
Poco prima di cenare mi ero accaparrato lo stesso posto dell'andata ...sui divanetti della pizzeria ...ma la sfiga vuole che l'impianto di aspirazione del forno elettrico è difettoso e così fino circa mezzanotte il mio giaciglio risulta impraticabile ...pena soffocare . Meglio ballonzolare qua è là per la nave seguendo le ondate del tirreno che morire per asfissia da pizza bruciata ...
Alla fine trovo un divanetto libero nel locale a prua ...per chi conosce i traghetti della Moby è quello a forma di arena con gradoni che scendono fino al palco....e che ha un'ampia vetrata dalla quale si gode la vista del mare tagliato appunto dalla prua.
Verso l'una mi addormento .... alle tre un colpo d'onda mi fa letteralmente incastrare tra il divanetto e il tavolino .... il mare è agitatissimo e lo spettacolo offerto dalla vetrata è impareggiabile anche con la luce notturna ...
Riesco a riprender sonno ...ma alle 5 nuova sveglia con un bel sobbalzo .... fine della dormita. Ripongo il sacco a pelo , mi lavo ,mi cambio e salgo sul ponte esterno....il vento sembra levarmi la pelle dal viso.... fortissimo. Il mare schiuma e le onde sono visibili per miglia e miglia con la loro spuma bianca ....
Torno sottocoperta .... mi rimetto sul divanetto seduto , con il viso rivolto verso lo spettacolo offerto dal mare rimango lì per un pò ...
Poi comincio la mia passeggiata ... a quell'ora più che un traghetto di turisti sembra una nave dei dannati....zombi ciondolanti che si risvegliano , spettinati , emaciati ...sfatti .... io sembro un lord al confronto... nello zaino mi ero portato maglietta e jeans corti di ricambio e l'essermi lavato la faccia , i denti , profumato e l'aver preso la "boccata" d'aria in coperta mi disitngue dal colorito alla Michael Jackson che sembrano avere tutti....
Decido di far colazione . Guardo quelli che si fanno il solito cappuccino e brioche e il pensare di fare lo stesso mi rivolta lo stomaco ....sarebbe come indicare una via d'uscita all'oratina ..... opto per un panino , un pò di miele e un thè caldo ..... L'orata finisce di nuotare e perde ogni speranza....ho vinto io.
Risalgo in coperta e improvvisamente mentre ci avviciniamo al golfo di Genova il mare si placa....il sole illumina Genova ....tanto bella dal mare quanto incasinata su terra....Guardandola così comprendo la riverenza e l'onore tributatole nei secoli dalla gente di mare .... Si scende ....e dopo mezzora trascorsa nel labirinto di vie che conducono dal porto all'autostrada lascio alle spalle Genova .... direzione Milano . Dove un'ora dopo incontro l'autunno ....ci sono 17 gradi.... e il solito traffico...impiego più tempo sulla tangenziale che da Genova a Milano.
Alle 10.30 parcheggio in quel di Brembate.... è fatta.

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